Norme dei trabattelli

Le norme dei trabattelli regolano il lavoro in altezza e fanno luce su diversi punti essenziali che trattiamo di seguito:

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Le norme europee En 1004 riguardano i trabattelli mobili e definiscono il materiale, le dimensioni e il peso di calcolo.
Inquadrando, quinid, la sicurezza dell'operatore. Le norme EN 1004-3-D e EN 1004-3-A assicurano la tracciabilità di tutti gli elementi di un trabattello e la sua conformità al D.Lgs 81/08.
Garantendo un montaggio e uno smontaggio del materiale in tutta sicurezza.


La norma EN 1004 è stata aggiornata l'1 gennaio 2022 aumentando le esigenze in termini di stabilità e resistenza del trabattello. La norma non prevede più un'altezza minima di 1.00 m di altezza per avere validità legale. La prima pedana deve avere una distanza massima dal suolo di 3.00m. Lo scarto tra 2 pedane deve andare da 1.85 m a 2.25 m; tutte le pedane devono essere dotate di battiscopa.

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Queste norme riguardano i trabattelli e i piani dei trabattelli che hanno una capacità di carico di 300 kg per metro quadrato. Questa caratteristica riguarda gli edifici, il settore edile e tutti i tipi di cantieri di grande portata (muratori, operatori edili...). con un trabattello a norma EN 12810 ed EN 12811, si ha la possibilità di manipolare carichi pesanti come mattoni, cemento e altro.

La norma e 85-200 definisce le esigenze e la regolamentazione del trabattello domestico. Questo tipo di trabattello in Italia è regolamentato dal decreto legislativo 81/2008 e riguarda la rigidità degli elementi, la protezione contro le cadute, le eventuali ruote/rotelle e il sistema di blocco o freno, cosi come le rifiniture e il materiale. Questa norma si applica ai trabattelli la cui pedana non eccede i 5.00 m di altezza dal suolo, a uso esclusivamente domestico.

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Non esistono norme particolari per questo tipo di trabattello. Questo materiale è dotato di ruote e di piastre d'appoggio per garantire una maggiore stabilità sul suolo accidentato ed è regolamentato in base alla stessa norma di un trabattello classico, ossia la norma EN 1004.

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I nostri trabattelli in sospensione sono a norma EN 13374 classe C. Essendo conformi all'insieme delle regolamentazioni in vigore rispondono ai criteri di resistenza, di stabilità e di sicurezza necessari. La norma regola l'uso e la presenza del guarda-corpo periferico temporaneo, idoneo e comforme all'uso in tutta Europa. La protezione dela classe C è pensata per resistere a una forza dinamica elevata, tenendo conto delle esigenze richieste par la protezione anticaduta di un operatore in caso di scivolamento su una superficie a pendenza ripida.

Decreto italiano che regola il Codice del Lavoro, del materiale usato e delle condizioni di lavoro in caso di lavoro in altezza temporaneo.

Per più info: www.lavoro.gov.it/documenti-e-norme/

Questo decreto inquadra e definisce le misure specifiche di protezione e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro in ambiente edile, che siano edifici, cantieri, luoghi pubblici e tutti i lavori riguardanti il settore dell'immobile.

Il T.U.V è un laboratorio tedesco che realizza test e certifica l'efficacia e la qualità di un trabattello.

L’AFNOR è un marchio di garanzia di conformità del prodotto alla normativa in vigore, relativa al prodotto. Significa, quindi, che la società procede secondo un sistema di produzione che garantisce un prodotto di qualità, certificato dal loro organismo.
Le norme pubblicate dall'AFNOR sono dei documenti di riferimento che definiscono l'aspetto tecnico del materiale. La semplice indicazione di conformità di un articolo a una norma è una semplice autocertificazione e non comporta una garanzia di qualità.

• Secondo il Codice di Lavoro: «Le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro sono:
Linformazione e formazione adeguate per i lavoratori
Il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza».

• La formazione puo' essere assicurata:
  o «in modo interno dall'impresa e dal datore di lavoro».
oppure,
  o fare appello a un organismo esterno abilitato: «La formazione dei lavoratori [...], in collaborazione con gli organismi
paritetici, ove presenti nel settore e nel territorio in cui si svolge lattività del datore di lavoro».

• La categoria e il tipo di trabattello adatto a ogni tipo di attività è da selezionare in base al tipo di lavoro e la sua relativa classificazione (montassio, smontaggio, verifiche, sfruttamento, uso).
«Agli effetti delle disposizioni di cui al presente capo si intendono per:
a) cantiere temporaneo o mobile, di seguito denominato: “cantiere”: qualunque luogo in cui si effettuano lavori
edili o di ingegneria civile il cui elenco è riportato nell’articolo 89, comma 1)».

• Ogni lavoratore deve avere accesso alla formazione e alle disposizioni di sicurezza:
« [...]Il datore di lavoro assicura, altresì, che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in
merito ai rischi specifici di cui ai titoli del presente decreto».

• In tutti i casi di formazioni devono avere un riconoscimento e un credito di tipo formativo riconosciuto datato e firmato dal datore di lavoro o dall'organismo di formazione.

Il nostro consiglio è quello di informarsi sulla legge in vigore con precisione e di informarsi sulle situazioni particolari in base al caso, in modo da non dover far fronte a controversie in un secondo momento.

Matisère/ trabattello•expert.it propone questa sintesi a titolo puramente informativo, senza, quindi, alcun valore giuridico.

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